Les Rois Mages (I Re Magi)

Alberto Savinio

1929

Alberto Savinio, Les Rois Mages (I Re Magi), 1929, olio su tela, Mart, Provincia autonoma di Trento - Soprintendenza per i beni culturali

Alberto Savinio, Les Rois Mages (I Re Magi), 1929, olio su tela, Mart, Provincia autonoma di Trento - Soprintendenza per i beni culturali

Artista
Savinio Alberto (1891 - 1952)
Titolo
Les Rois Mages (I Re Magi)
Data
1929
Tecnica
olio su tela
Ubicazione
Esposto al Mart
Tipologia
dipinto
Dimensioni
90 x 117 cm
Collezione
Mart, Provincia autonoma di Trento - Soprintendenza per i beni culturali
Numero di inventario
PAT 052939

L'opera

Il 1929 è un anno di intensa attività per Alberto Savinio che, nel panorama artistico di Parigi dove risiede, comincia a fare sentire la propria voce. Le sue iconografie sono spettacolari e complesse, toccano le antiche stagioni del mito e della storia primordiale, edificano città trasparenti, narrando racconti biblici o mitologici. "I Re Magi" fa parte della serie tematica dedicata al volo, nota in quella data anche in ambito surrealista. Il cammino dei Re Magi viene qui rappresentato dall’improbabile volo di una piattaforma sghemba che sembra tenuta insieme più dalla forza della fantasia che dall’equilibrio. In questa accumulazione squillante di balocchi ed oggetti eterogenei risiedono i tre Re con i loro simbolici doni, racchiusi in una creatività senza limiti, capace di mutare la realtà in puro gioco mentale.

L'artista

Alberto Savinio (pseudonimo di Andrea di Chirico) si diploma nel 1903 al Conservatorio musicale di Atene. Nel 1905, con la madre e il fratello Giorgio si trasferisce a Monaco di Baviera; qui studia con il compositore e organista Max Reger. Nel 1909 la sua opera, "Carmela", è apprezzata dal musicista Mascagni. Si trasferisce a Parigi, dove lo raggiungono anche la madre e il fratello. Nel 1914 prende il nome di Alberto Savinio. Allo scoppio della guerra i due fratelli de Chirico rientrano in Italia. Qui incontrano de Pisis e Carrà, assieme ai quali elaborano la teoria della pittura metafisica. Nel 1926 si stabilisce a Parigi, dove inizia a dipingere con assiduità e, l’anno successivo, tiene la sua prima personale presso la Galerie Bernheim-Jeune di Parigi. Nel 1932 decide di lavorare a Torino e nel 1935 si stabilisce a Roma. Al termine della Seconda Guerra Mondiale si dedica nuovamente alla musica e compone il balletto "Vita dell’uomo". Si interessa alla realizzazione di scenografie e alla regia di spettacoli teatrali: dal 1948 collabora spesso con il Teatro alla Scala di Milano e, nel 1952, con il Maggio Musicale Fiorentino.

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