Alcide Ticò
Un ritorno

Mostra - da domenica 16 lug 2023 | a domenica 22 ott 2023

  • Alcide Ticò, "Autoritratto Ticò", Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto

    Alcide Ticò, "Autoritratto Ticò", Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto

  • Alcide Ticò, "Contessa Dario", 1952, Mart Rovereto

    Alcide Ticò, "Contessa Dario", 1952, Mart Rovereto

  • Alcide Ticò, "Bambino (Ritratto Del Figlio Ulisse Ticò)", S.D., Mart Rovereto

    Alcide Ticò, "Bambino (Ritratto Del Figlio Ulisse Ticò)", S.D., Mart Rovereto

  • Alcide Ticò, "Trinacria", 1970, Mart Rovereto

    Alcide Ticò, "Trinacria", 1970, Mart Rovereto

  • Alcide Ticò, "Adamo Ed Eva", 1977, Mart Rovereto

    Alcide Ticò, "Adamo Ed Eva", 1977, Mart Rovereto

Quando
da domenica 16 lug 2023 | a domenica 22 ott 2023
Prezzo
Intero 15 €, ridotto 10 € (biglietto unico per tutte le sedi del Mart)
Credits
Da un’idea di Vittorio Sgarbi. A cura di Gabriele Lorenzoni e Alessandra Tiddia
Dove
Mart Rovereto
Tipologia
Mostra

La vita e l’opera di Alcide Ticò (Trento, 1911 – Ortisei, 1991) presentano infiniti punti di contatto con la grande storia dell’arte del XX secolo. La sua vicenda biografica e la sua attività artistica si intrecciano infatti con quelle di personalità quali Adolfo Wildt, Gino Pancheri, Carlo Belli, Arturo Martini, Giacomo Manzù, Edoardo Persico.

Aviatore nel corso della seconda Guerra Mondiale, è uno dei protagonisti della fioritura artistica di via Margutta a Roma nell’immediato dopoguerra. Il suo studio, crocevia di artisti, collezionisti, mercanti e critici, viene scelto per le riprese del capolavoro cinematografico che meglio descrive il fermento sociale e culturale nella capitale in quegli anni: Vacanze romane.

Protagonista di varie edizioni della Biennale di Venezia e della Quadriennale di Roma, presta inoltre servizio come docente di materie plastiche in importanti istituzioni, fra cui la Scuola di Scultura di Ortisei e l’Accademia di Belle Arti di Carrara ed è membro dell’Accademia degli Agiati di Rovereto.
Una parte consistente della sua produzione fa parte delle Collezioni del Mart grazie alla generosa donazione degli eredi. Proprio l’evidenza delle opere di Ticò conservate nelle Collezioni del Museo impone una duplice riflessione interpretativa sulla sua attività: in mostra si fronteggiano infatti le due anime della sua ricerca plastica. Da un lato il versante figurativo, che accompagna Ticò dagli esordi fino ai primi anni Sessanta, si manifesta in una ricerca ritrattistica che abbina una marcata sintesi formale ad una studiata analisi psicologica dell’effigiato. Dall’altro lato il linguaggio astratto, che si impone gradualmente a partire dai primi anni Settanta per divenire esclusivo negli ultimi anni di vita, nutrendosi di ispirazioni derivate dalle forme geometriche pure e dai corpi astrali.

 

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