Christian Fogarolli.
Decade

Mostra - da sabato 01 apr 2023 | a domenica 04 giu 2023

  • Cervello di pazzo, 2023, pigment print on baryta paper Hahnemühle mounted on alu-Dibond, wood, museum glass / stampa a pigmenti su carta baritata Hahnemühle montata su alu-Dibond, legno, vetro museo

    Cervello di pazzo, 2023, pigment print on baryta paper Hahnemühle mounted on alu-Dibond, wood, museum glass / stampa a pigmenti su carta baritata Hahnemühle montata su alu-Dibond, legno, vetro museo

  • Christian Fogarolli, "Pneuma", 2020, installazione site-specific, video 4K, canale singolo, suono, colore, 13’03’’, MAMbo, Museo d’Arte Moderna di Bologna

    Christian Fogarolli, "Pneuma", 2020, installazione site-specific, video 4K, canale singolo, suono, colore, 13’03’’, MAMbo, Museo d’Arte Moderna di Bologna

  • Christian Fogarolli, "Krajany", 2018, video 4K, canale singolo, suono, colore, 6’25’’, Courtesy l’artista

    Christian Fogarolli, "Krajany", 2018, video 4K, canale singolo, suono, colore, 6’25’’, Courtesy l’artista

  • Christian Fogarolli, "Purplish", 2022, stampa a pigmenti su foglio di piombo, vetro, Courtesy Galerie Alberta Pane, Parigi/Venezia

    Christian Fogarolli, "Purplish", 2022, stampa a pigmenti su foglio di piombo, vetro, Courtesy Galerie Alberta Pane, Parigi/Venezia

Quando
da sabato 01 apr 2023 | a domenica 04 giu 2023
Prezzo
Intero 2 €
Credits
Da un'idea di Vittorio Sgarbi. A cura di Gabriele Lorenzoni
Dove
Galleria Civica Trento
Tipologia
Mostra

La Galleria Civica di Trento prosegue l’indagine sul contemporaneo con una personale di Christian Fogarolli. Realizzati nell’arco di dieci anni, con una netta prevalenza di opere inedite e site-specific realizzate per l’occasione, i lavori proposti indagano il tema fondante nella ricerca dell’artista: il confine tra normalità e devianza.

La ricerca dell’artista prende le mosse da indagini storico-archivistiche e si nutre di collaborazioni dirette con centri di ricerca scientifica. L’approccio di Fogarolli coinvolge così senza barriere gerarchiche più discipline, quali psichiatria, antropologia, scienze naturali, psicologia e scienze mediche.
Con scrupoloso rispetto, Fogarolli focalizza la sua indagine su ciò che è difforme, eccedente rispetto alla norma sociale. Cosa significano normalità e anormalità? Come nell’ultimo secolo la società ha scelto di trattare le differenze? Chi definisce la devianza, sia dal punto di vista medico, sia dal punto di vista giuridico e come questi concetti influenzano il pensiero comune?

Tra gli altri, trovano collocazione negli spazi della Galleria Civica, tre lavori fondamentali nella produzione dell’artista. Il primo è Pneuma, un’installazione site-specific composta da un video, in collezione al MAMbo, un gruppo di vetri soffiati e alcune stampe digitali, realizzato a partire dal 2019 nell’ambito del Premio Italian Council (Direzione Generale Creatività Contemporanea, Ministero per i Beni e le Attività Culturali).
Krajany porta l’artista dal Trentino a Praga, per ridare un nome ai 48 degenti del manicomio di Pergine Valsugana che nel 1916, nel corso della prima guerra mondiale, furono trasferiti per poi essere tristemente dimenticati. Grazie ad una collaborazione con il Cimitero Monumentale di Trento, sono state prodotte due lapidi come restituzione della loro identità personale.
Infine in Correction l’artista colloca una scultura in vetro dalle fattezze arboree e mostra il tentativo di raddrizzarne la crescita spontanea ma deforme: un concetto di cura sbagliato e prepotente direzionato verso un ideale di utilità e produttività.

Sostenuto da un percorso formativo inconsueto per un artista visivo, scandito da lauree in archeologia e storia dell’arte seguite da un master in diagnostica e restauro, Fogarolli si dedica all’esercizio creativo mantenendo un approccio più da intellettuale che da artista nell’accezione comune del termine. Le opere che ne scaturiscono mettono in discussione il rapporto tra corpo e mente, tra sensi e intelletto, tra normalità e devianza, e stimolano una riflessione sulla concezione di malattia.
Raffinato, puntuale e nitido il lavoro di Fogarolli è una riflessione delicata e rispettosa sulla malattia e sull’emarginazione in una società escludente.


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